Erano sempre in prima fila a riunioni, proteste, azioni, e si erano guadagnati la fiducia degli attivisti del movimento ecologista britannico, fino alle cerchie più ristrette. Tanto da viverci assieme, andarci a letto e in un caso addirittura sposarsi ed avere bambini. Nel loro comportamento non c'era niente di strano. A parte il fatto che mangiavano carne e si pulivano maniacalmente le scarpe. Ma a spingere Mark Kennedy, Jim Boyling, Lynn Watson e Mark Jacobs ad entrare nel movimento non era l'indignazione di fronte alla devastazione del pianeta o il desiderio di creare un mondo «più giusto e sostenibile». Erano al lavoro come agenti infiltrati per combattere «l'estremismo domestico».
Un'inchiesta condotta dal Guardian nelle ultime settimane ha svelato che dal 1995 al 2009 almeno quattro agenti, sotto il comando della National Public Order Intelligence Unit (Npoiu), sono riusciti a infiltrarsi a fondo nel movimento ecologista britannico. Stringendo rapporti affettivi e relazioni sessuali con attivisti per raccogliere informazioni e rafforzare la loro copertura. Stando a Kennedy, il primo agente ad essere smascherato, che si è dichiarato pentito e ha criticato pubblicamente l'operato della polizia, non sarebbero i soli: gli infiltrati sarebbero ben 15 in un movimento che conta poche centinaia di persone. A conferma che i timori diffusi tra tante persone coinvolte nei movimenti non sono solo «activist paranoia».
Con i capelli biondi lunghi e scarmigliati, due vistosi orecchini, i tatuaggi, la barba ed il sorriso guascone Mark Kennedy era considerato uno di famiglia tra gli attivisti del Climate Camp: movimento nato nel 2006 per fermare i "criminali climatici" prendendo di mira centrali a carbone, aeroporti e banche. Era entrato in scena nel 2003 presentandosi al gruppo ecologista Earth First come "Mark Stone" uno scalatore che aveva deciso di fare qualcosa di "produttivo" con la sua vita. Sempre pronto ad arrampicarsi su alberi, recinti o ciminiere si era inserito perfettamente nel movimento. Tanto da andare a letto con decine di attiviste.
Kennedy, che aveva anche partecipato a proteste internazionali e visitato gruppi anarchici in Italia, Germania e Spagna, è stato smascherato quando alcuni attivisti sospettosi lo hanno messo alle corde. Tra gli indizi il fatto che la polizia avesse a sorpresa lasciato cadere le accuse contro una decina di attivisti che avevano partecipato ad un'azione contro la centrale a carbone di Ratcliffe-on-Soar nel 2009. Tra questi c'era Kennedy, che solo tra tutti non sarebbe andato a processo. Dopo aver ottenuto una confessione da Kennedy gli attivisti hanno passato l'informazione al Guardian. E giorno dopo giorno sono continuate a filtrare nuove rivelazioni che mettono in luce un sistema orwelliano di controllo dei movimenti sociali.
L'ultimo agente ad essere stato smascherato dal quotidiano progressista inglese è Jim Boyling. Entrato nel 1999 in Reclaim the Streets, gruppo celebre per i suoi street party di protesta contro l'invadenza delle automobili, l'infiltrato inviava rapporti giornalieri alla polizia sul comportamento delle persone a lui vicine. Tra queste Laura, che con Jim nel 2005 ha finito pure per sposarsi e avere due bambini dopo che lui aveva confessato di essere un agente ma di essersi pentito. Assieme al suo nome ne sono emersi altri due: Lynn Watson, che aveva infiltrato gli anarchici di Leeds, e Mark Jacobs, che era entrato come talpa nel movimento contro il cambiamento climatico Rising Tide.
Per la polizia inglese, sotto pressione dopo le rivelazioni, si tratta di «un'operazione andata male». Jon Smith, ufficiale dell'Association of Chief Police Officer (Acpo), ha ammesso che «i poliziotti hanno superato ogni limite». Ma riguardo ai rapporti sessuali con attiviste sotto osservazione per ottenere informazioni, si è limitato a dire che «è inevitabile che questo tipo di cose succedano», suggerendo che gli agenti smascherati siano vittime della sindrome di Stoccolma. Due indagini ufficiali sono state aperte sulla vicenda. E nelle prossime settimane diversi gruppi della galassia ecologista potrebbero vedere alcuni membri sparire inaspettatamente da quelle riunioni che prima frequentavano assiduamente.
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