Sale la tensione a Londra in vista del summit del G20. La riunione dei 20 paesi più industrializzati al mondo, che si terrà a Londra il 2 aprile, sarà accolta da una serie di proteste, in un paese messo in ginocchio dalla crisi. Il traballante Gordon Brown - reduce da una visita a Barack Obama - spera di fare del G20 l'evento in cui si poseranno le fondamenta di una nuova architettura finanziaria globale. Ma a rovinare la festa all'impopolare primo ministro ci potrebbe pensare un intenso calendario di proteste che accoglieranno i leader riuniti nella capitale britannica.
La mobilitazione contro il G20 comincerà il 28 marzo, con una manifestazione lanciata da un'ampia coalizione di sindacati e ong che sfilerà per le strade di Londra per affermare che non si può tornare indietro al modello neoliberale che ha prodotto questa crisi e per chiedere «un'economia basata su una distribuzione equa della ricchezza, lavori decenti e un futuro senza inquinamento».
Ma a preoccupare la polizia e a scatenare in questi giorni l'allarme della stampa conservatrice sono soprattutto le proteste che si terranno il primo d'Aprile, annunciate dagli ecologisti del Climate Camp e dagli anarchici di G20 Meltdown e che promettono di mettere in subbuglio la City.
Gli attivisti del Climate Camp - che in passato hanno preso di mira aeroporti e centrali a carbone per protestare contro il cambiamento climatico - cercheranno di bloccare lo European Climate Exchange, inscenando un campeggio di protesta di fronte alla sede della borsa delle emissioni di gas serra.
Gli anarchici di G20 Meltdown punteranno invece ad assediare la Banca d'Inghilterra con quattro cortei non autorizzati, che convergeranno verso mezzogiorno sull'istituzione finanziaria, sperando in una riedizione delle proteste del 18 giugno 1999 quando decine di migliaia di manifestanti misero in panne il centro finanziario.
Il due di Aprile - il giorno in cui si svolgerà il G20 - sarà invece la volta della coalizione contro la guerra Stop the War, che marcerà sull'ExCel Centre, il centro conferenze nei Docklands dove è previsto il summit in solidarietà con Gaza e per protestare contro l'escalation del conflitto in Afghanistan.
Inizialmente si prevedeva che il G20 si sarebbe tenuto a Bradford, centro poco distante da Londra. Ma all'ultimo minuto il primo ministro Brown ha deciso di spostare l'incontro nella capitale, per aumentare il profilo dell'evento. Lo spostamento dell'incontro nella capitale potrebbe però rivelarsi una scelta azzardata per un primo ministro che bisognoso di un ritorno di popolarità potrebbe ritrovarsi assediato dalle proteste.
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